Wwf: 192 Paesi nel mondo hanno spento le luci per l’Earth Hour

Wwf: 192 Paesi nel mondo hanno spento le luci per l’Earth Hour

di Francesco Del Bo

Ben 192 Paesi nel mondo hanno partecipato alla 13esima edizione di Earth Hour, la più grande mobilitazione globale del Wwf per il clima, che ha invitato a spegnere le luci per un’ora come gesto simbolico per contrastare la crisi climatica.

Leader globali, celebrità, artisti, giovani, associazioni, imprese e milioni di cittadini in ogni parte del mondo hanno fatto sentire ieri la propria voce per il Pianeta, al grido di “Speak up for Nature”, diventando protagonisti dell’edizione di Earth Hour più seguita di sempre, con 6.7 miliardi di impression (numero stimato di visualizzazioni) a livello globale sui social media e altre piattaforme compresi Tik Tok e LinkedIn. #EarthHour e gli altri hashtag correlati hanno fatto tendenza in 42 paesi su Twitter e sulla ricerca di Google. Il video Virtual Spotlight, pubblicato all’inizio dell’ora di buio, ha invitato gli utenti ad accendere i riflettori sul pianeta, facendoli riflettere sul collegamento tra la perdita di natura e il diffondersi di pandemie, e ha ricevuto 2,4 milioni di visualizzazioni in 24 ore, diventando il video più seguito in tutte le edizioni di Earth Hour. 

Solo in Italia ben 315 comuni hanno spento le luci dei loro monumenti, mentre sui canali social del WWF andava in onda una maratona con contributi di artisti. Nella settimana di Earth Hour, sui social media del WWF Italia sono state raggiunte oltre un milione di persone e solo su Instagram si sono registrate oltre un milione di impression.

Insomma, il successo di Earth Hour emoziona ogni anno. Ogni volta che siamo sul punto di pensare che le cose non cambieranno poi molto, Earth Hour ci dimostra l’enorme peso del desiderio comune di fare qualcosa per il Pianeta.

Di fronte ad un mondo che sta affrontando sfide senza precedenti, le persone si sono unite per far sentire la loro voce per la natura, in maniera chiara e forte, e ispirare verso un’azione globale per l’ambiente.

Fonte AGI