di Anna Ricco
Il divieto di spostamenti sul territorio nazionale e l’obbligo della quarantena e del tampone per il passaggio alle frontiere cambia il programma del week end di quasi 1 italiano su 3 (30%) che avrebbe fatto un viaggio nella Penisola o all’estero durante il ponte di Pasqua se non ci fosse stata l’emergenza Covid.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè divulgata in occasione della firma da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza dell’ordinanza sui viaggi all’estero. Una misura che gela le aspettative di 2,5 milioni di italiani pronti a partire per l’estero mentre lo stop per la zona rossa nazionale colpisce 10 milioni di persone che senza la pandemia avrebbe approfittato delle festività per fare una vacanza nel Belpaese.
La chiusura di Pasqua in particolare affossa i 24mila agriturismi italiani con la primavera che è la stagione preferita dagli italiani per gite fuori porta e scampagnate. L’arrivo della bella stagione è particolarmente apprezzata dagli amanti della campagna per assistere al risveglio della natura con piante, fiori e uccelli migratori, ma anche delle attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie da portare in tavola.
Gli agriturismi, peraltro, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri perché’ è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.
Nonostante le difficoltà e la chiusura forzata, molti agriturismi di Campagna Amica/Terranostra si sono impegnati comunque a consegnare pasti o iI tradizionale cestino di Pasquetta direttamente nelle case degli italiani lungo tutta la Penisola con la possibilità anche di offrirli a parenti ed amici per mantenere un legame durante la festa, anche se costretti a rimanere distanti.
Fonte DIRE