di Anna Ricco
Partito il contest urbano ‘Rigenera il Quartiere’, promosso da Green Italia e Movimenta insieme a tantissime associazioni locali del V Municipio di Roma, territorio scelto per la grande quantità di spazi ed edifici abbandonati.
Un laboratorio urbano a cielo aperto che impegnerà l’intera cittadinanza per stimolare una riflessione collettiva e accendere un faro sui luoghi che sono stati dimenticati per decenni e che potrebbero invece essere rigenerati come spazi socio-culturali rispondendo alle necessità degli abitanti.
Il contest chiede a tutti di guardarsi intorno e di individuare uno spazio trascurato o abbandonato, di scattare una foto (o video di 30 sec), aggiungere una didascalia per raccontare in cosa si vorrebbe fossero trasformati (biblioteca, coworking, ludoteca, centri culturali, etc.), aggiungere il tag Rigenera_ilquartiere, l’hashtag #cartolinedalquinto e postarlo sulla pagina Instagram, Facebook oppure spedirlo via mail.
L’hashtag scelto e’ appunto #cartolinedalquinto, per sottolineare l’origine territoriale dell’esperimento che si pone come un’azione di esplorazione politica e civica che parte dal basso, dal territorio e stimola la cittadinanza non solo a sognare il cambiamento, ma a raccontarlo e a parteciparvi.
Le foto pubblicate verranno poi valutate e discusse nei workshop con esperte ed esperti del settore che si terranno tra giugno e settembre per concludersi in una mostra dal nome ‘Sogni Urbani’ a cui verranno invitate le istituzioni.
In linea con i valori che il contest promuove, i primi quattro finalisti che avranno condiviso la loro idea di “resilienza urbana” potranno fare la differenza anche sul lato food: sono stati stanziati infatti 4 box contenenti una vasta selezione di cibi e pietanze da bar, bakery, pub, ristoranti e catene di ristorazione, tutti partner di una grande rete che intende salvare il cibo rimasto invenduto, evitando di buttarlo e facendo cosi’ del bene al pianeta.
La speranza è che questa iniziativa sia l’occasione per dare vita ad una riflessione trasversale sulla messa in sicurezza degli edifici pubblici, di tutela e fruizione dei beni culturali, paesaggistici e degli ecosistemi, in contrasto al nuovo consumo di suolo, all’abusivismo edilizio, al degrado che tendono a chiudere ciascuno nel proprio individualismo.
Questo ci dice molto su quanto la voglia di partecipare sia forte in questo territorio che da un lato è tormentato da molte problematiche ma, dall’altro, ha un enorme potenziale e una cittadinanza pronta a rispondere in modo entusiasta a proposte di confronto, discussione e costruzione di comunità.
Fonte: Dire