di Giovanna La Monaca
E’ stato presentato a tutti i sindacati provinciali etnei, riuniti a Palazzo della Regione, un dettagliato report su infrastrutture, cantieri e trasporti a Catania e provincia. Era un impegno per fornire alle parti sociali un’accurata visione d’insieme di quanto, ogni giorno, il governo Musumeci porta avanti nel campo delle opere pubbliche.
Questo perché credono nel contributo dal mondo del lavoro connesso al territorio, a cui in maniera prioritaria si rivolgono le innovazioni che promuovono in ogni campo, pur tra limiti e le diverse difficoltà del settore.
Nell’ultimo anno e mezzo sono oltre sessanta gli interventi in via di attuazione o conclusi su una scheda di un centinaio di opere che vanno dalle ferrovie, con Rfi, alla metro, fino alle opere Anas, passando per le politiche abitative con l’Iacp e il piano di risanamento delle strade provinciali voluto dal governo Musumeci. Nel complesso l’importo totale della spesa infrastrutturale messa in campo supera i 400 milioni di euro.
Al termine dell’incontro, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil hanno chiesto che il governo regionale possa svolgere un ruolo di coordinamento tra i vari enti coinvolti sul territorio catanese come Comune, Città Metropolitana e Autorità Portuale. La Cgil, con Fillea e Filt, auspica che, riallacciando un dialogo con i vari enti da troppo tempo interrotto, si riesca a dare nuovo impulso ad importanti infrastrutture fondamentali per lo sviluppo del territorio catanese.
Le infrastrutture dell’area metropolitana non possono prescindere anche da quanto previsto con l’avviata istituzione delle Zes. Diventa dunque determinante rendere concreta la riqualificazione e la messa in sicurezza del Porto e delle strade di interconnessione.
Al termine dell’incontro, i rappresentanti dell’Ugl di Catania hanno commentato che nel pieno interesse dei lavoratori catanesi, hanno piena fiducia nell’operato del governo regionale su opere come quelle previste con il Recovery plan, continuando per il piano strategico ed il Pums, oltre che sulle Zes e sul riordino del porto.
Fonte: Adnkronos