di Gaia Beretto
Il Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) del Cratere Centro Italia, previsto dall’ultima Legge di Bilancio, con una dotazione di 160 milioni di euro, e finalizzato a sostenere la crescita economica delle aree colpite dal sisma, e’ già una realtà.
L’avvio del Contratto, e’ stato formalizzato nel corso di una riunione indetta dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna.
Il Contratto istituzionale di sviluppo e’ destinato a sostenere progetti e investimenti integrativi e complementari rispetto alla ricostruzione materiale degli edifici, per assicurare la ripresa e lo sviluppo dell’economia delle aree colpite dai terremoti del 2016 e 2017. Le aree di intervento individuate sono cinque e riguardano: ambiente e risorse naturali, cultura e turismo, trasporti e mobilita’, riqualificazione urbana e infrastrutture sociali.
I tempi di attivazione dei progetti saranno brevissimi: l’obiettivo e’ quello di attivare concretamente i primi progetti entro l’estate. Il Cis Cratere Centro Italia ha a disposizione 100 milioni di euro stanziati dalla legge di Bilancio e 60 milioni di euro provenienti dalla contabilità speciale del commissario. A questi potranno affiancarsi altri strumenti, sempre destinati al Centro Italia, a cominciare dai 60 milioni per la creazione dei centri di ricerca delle Università del cratere, che saranno presto ripartiti dal ministro, e i 50 milioni frutto dei risparmi della Camera dei deputati affidati alla Cabina di regia di Palazzo Chigi.
Il valore aggiunto del Cis e’ quello di assicurare un coordinamento strategico per l’attuazione rapida e integrata degli interventi, con la regia del ministro per il Sud, la gestione dell’Agenzia per la Coesione e l’apporto di Invitalia come soggetto attuatore degli interventi.
Cinque anni dopo il sisma, puntano a offrire ai cittadini e alle cittadine, ai giovani, alle famiglie, una concreta alternativa all’emigrazione o alla dipendenza dall’assistenza pubblica, in osservanza del principio-guida che possa ispirare tutti in questo difficile momento: creare le condizioni perchè nessuno resti indietro.
Fonte: AGI