di Renata Narcisi
Promuovere una strategia di green economy volta allo sviluppo di progetti di economia circolare nel sistema idrico integrato, come la produzione di biometano dai fanghi di depurazione utile alla transizione energetica indicata dall’Ue. Spingere innovazione e ricerca legati alla qualità dell’acqua e ai suoi processi, definire in collaborazione con le amministrazioni locali sistemi efficaci di drenaggio urbano per creare città smart. Sensibilizzare la cittadinanza e in particolare i giovani sul valore dell’acqua. Gruppo Cap aderisce al Protocollo per lo sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, impegnandosi concretamente a raggiungere i 17 Sdgs (Sustainable development goals) sanciti dall’Onu nell’ambito dell’Agenda 2030.
L’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano entra nella super squadra delle associazioni, imprese, università e centri di ricerca, in tutto 78 virtuose eccellenze lombarde, mettendo a sistema un background importante, che emerge dall’impegno preso due anni fa con il Piano di sostenibilità ispirato a tre principi guida: sensibili, resilienti e innovatori.
La sottoscrizione del Protocollo per lo sviluppo sostenibile da parte del Gruppo Cap rappresenta un altro tassello del patto tra istituzioni e imprese, che hanno voluto avviare proprio con il Protocollo, per conseguire gli obbiettivi dello sviluppo sostenibile. La nuova sfida che hanno di fronte è dimostrare che l’ambiente è il nuovo nome dello sviluppo e che questo orienterà l’azione delle imprese.
Tra gli obiettivi indicati dal Piano di sostenibilità, c’è la riduzione di sprechi di acqua potabile, stimati in 20 milioni di metri cubi, incentivando l’utilizzo di acqua depurata per usi non domestici (irrigazione, pulizie) che passeranno da 750 mila metri cubi attuali fino ad arrivare a 6 milioni di metri cubi al 2033. Guardando all’economia circolare, Cap intende massimizzare la maggior quantità possibile di energia e materia dalle attività produttive, per arrivare a ridurre entro il 2033 l’impatto di Co2 del 40% e il volume dei fanghi prodotti dalla depurazione dell’acqua dell’87%.
Tutte strategie che confermano il ruolo di player strategico dell’azienda pubblica rispetto al percorso di crescita e sviluppo ambientale, sociale ed economico del territorio di Regione Lombardia, che con il Protocollo per lo Sviluppo Sostenibile mira a diventare una delle regioni leader in Europa nei settori della transizione energetica e della decarbonizzazione.
Fonte: Adnkronos