di Rosanna Pasti
Stagione estiva ai blocchi di partenza, riapertura ormai annunciata, campagna vaccinale spedita: mentre si discute di riaperture di confini e di green pass per viaggiare senza restrizioni, l’Italia si prepara alla ripartenza.
In questo contesto, anche il settore alberghiero sta cercando di riorganizzarsi in vista dell’estate e comincia a registrare i primi interessi da parte dei viaggiatori. Logis Hotels, la prima catena di ristoratori e albergatori indipendenti in Europa con 2.300 hotel in 8 Paesi e proprietaria di 6 marchi, ha già cominciato a vedere, in questa fase di early booking, un aumento delle ricerche per strutture alberghiere sul sito italiano del 25%.
Ma la semplice risposta turistica non è necessaria per risollevare uno dei settori più colpiti dalla crisi economica causata dalla pandemia di Covid, che ha visto mutare anche le necessità e le abitudini dei viaggiatori. Per ripartire, sostiene Logis Hotels, in un vero e proprio ‘manifesto’ per la ripresa del turismo, occorre puntare sulla valorizzazione del territorio e sui nuovi trend per andare incontro alle esigenze di un nuovo tipo di turista, più consapevole, attento alla sicurezza e al rispetto per l’ambiente.
Le strutture alberghiere devono fare sistema, instaurare un dialogo continuo con il territorio, che rappresenta la risorsa primaria del turismo, e con le istituzioni, per valorizzare eccellenze legate all’enogastronomia e alle tradizioni. Devono unirsi, sostenendosi in un circolo virtuoso per la promozione turistica. Dall’altro lato, le istituzioni devono sostenere con campagne di sponsorizzazione del territorio, l’artigianalità delle piccole e medie imprese del settore, che rappresentano il fiore all’occhiello del mondo alberghiero, perché portatori sani di attenzione e cura del cliente difficilmente ritrovabili in contesti di catena.
Fonte Adnkronos