di Ilaria Ercole
Cogliere a pieno le opportunità di questa fase storica con l’obiettivo prioritario di una Toscana più coesa, capace di superare i gap storici che hanno finora separato l’area centrale più ricca e urbanizzata, da quella della costa e dalle aree interne. Il tutto all’interno di un disegno di rilancio e di transizione verso un’economia sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, favorendo la digitalizzazione e la competitività del sistema produttivo e della PA toscana, mirando ad attestare la Toscana tra le regioni più avanzate del Paese e d’Europa.
E’ questo l’auspicio formulato da una risoluzione approvata dal Consiglio regionale, collegata all’informativa della giunta toscana che ha di fatto aperto il percorso che porterà alla definizione del Programma Regionale di Sviluppo (Prs) 2021-2025, uno degli atti di programmazione più importanti della legislatura.
La comunicazione preliminare per la costruzione del nuovo Prs è un’occasione importante, andranno infatti a formulare un atto di programmazione fondamentale, nuovi piani di settore. La vera novità è che questa volta ci saranno risorse molto importanti, a differenza del passato dove prevaleva il contenimento della spesa. Quindi, sono di fronte ad una grande occasione.
I temi sono fondamentali: sviluppo sostenibile, coesione sociale, sanità e sociale integrazione, casa, servizi alla persona, innovazione e transizione tecnologica non solo dell’impresa ma anche della Pubblica Amministrazione. Parliamo della digitalizzazione della sanità, che significherà migliore possibilità di accesso alle cure dei cittadini, solo per citare alcuni temi.
Nella risoluzione hanno indicato alcune priorità, definito un quadro, una cornice che rappresenta anche l’indirizzo politico generale e nuovo metodo di lavoro. Dovranno produrre la ricucitura delle cosiddette ”tre toscane”: centrale, interna, costa.
Aver legato il lavoro sul nuovo Prs al Pnrr e ai fondi europei è un fattore di merito, un elemento di chiarezza, che vuole dare il segno della qualità dell’agire della Toscana come grande regione europea. Vogliono un Prs che tenga dentro tutta la Toscana, con grande occhio di riguardo alle aree interne e montane, ma senza contrapposizione, cioè tre aree che non si vedono distanti ma che si connettono.
Fonte: Adnkronos