di Giorgio Zampognaro
I rifiuti sono una risorsa: è questa la formula su cui punta il CONOU, il Consorzio Nazionale degli Oli Usati, ente ambientale nazionale dedicato da quasi 40 anni alla raccolta differenziata di questo rifiuto pericoloso.
Nel 2020 il consorzio ha raccolto 171mila tonnellate di olio minerale usato. Dell’olio raccolto, informa lo stesso CONOU, il 98% è stato avviato a rigenerazione, generando un significativo risparmio sulla bilancia energetica del Paese e permettendo una riduzione di circa 46,7 milioni di euro sulle importazioni di greggio in Italia.
Circolarità completa, salvaguardia ambientale, lotta ai cambiamenti climatici, difesa delle specie animali e innovazione tecnologica. Sono dunque questi gli asset strategici su cui poggia l’attività del Consorzio che, nonostante le difficoltà imposte dall’emergenza pandemica, continua a essere riconosciuto come un’eccellenza a livello europeo, dove mediamente si recupera solo il 40% dell’olio immesso al consumo e se ne rigenera solo il 60%. A sottolinearlo è il Rapporto di Sostenibilità 2020, redatto con il supporto di Deloitte Italia e revisionato da Ernst&Young, presentato oggi alla presenza di autorevoli rappresentanti delle istituzioni come la Sottosegretaria al MiTE Vannia Gava, Ermete Realacci, che guida la Fondazione Symbola, l’europarlamentare Simona Bonafè, Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, Rossella Muroni, vicepresidente della commissione Ambiente alla Camera, e Maria Alessandra Gallone, della commissione Ambiente del Senato.
Fonte: ANSA