di Lucia Zitti
Durante il periodo di lockdown, 1 italiano su 2 ha iniziato a dedicarsi a piccole riparazioni e lavori domestici: il 65% degli intervistati si è scoperto molto più attento al riutilizzo degli oggetti, con Roma che batte Milano, 69% vs 54% e le donne che sovrastano gli uomini, 71% vs 58%. È quanto emerge dallo studio ‘Gli italiani e il Diy’ commissionato da TaskRabbit, la piattaforma di problem solving nel fai da te, che incrocia domanda e offerta e condotto da Mps Research.
Il 50% degli italiani ha dato nuova vita ai mobili di casa, modificandoli e rendendoli adatti a stili e usi diversi, anche se sembra che non tutti abbiano imparato la lezione, dato che quando è stato chiesto loro di nominare la migliore vite per un mobile ben fatto, solo il 34% sapeva che la risposta corretta era viti a brugola, il tipo più utilizzato per i complementi di arredo. Pari merito tra Roma e Milano (dato corretto nel 46% dei casi). Il 39% ha erroneamente indicato le viti a croce, mentre il 27% le viti piatte.
Sorpresa dalla Generazione Y: il 36% ha dichiarato che se un elettrodomestico si rompe lo cambia senza pensare a una possibile riparazione, il 30% afferma che in caso di rottura preferisce buttare il mobile e il 33% di sostituire un pezzo di arredamento quando non piace più. Il 54% dei Millennial preferisce acquistare prodotti ecosostenibili per i lavori fai-da-te, maggiore sensibilità maschile con il 58% vs il 44% femminile, rispetto al 52% del dato nazionale e adottano più volentieri soluzioni per aumentare il risparmio energetico domestico (63%). Risultano alte le attenzioni per gli oggetti e i mobili realizzati con materiali naturali o da aziende che rispettano la natura: 54% versus il 49% del dato nazionale. Gli idraulici sono sempre ben accolti nelle case degli italiani che lo richiedono nel 61% dei casi mentre solo il 12% cerca di risolvere da solo.
Il 45% degli intervistati si affida a un amico o a un parente per traslochi, mentre i Millennial invece preferiscono avvalersi di un professionista in caso di guasti elettrici (56% rispetto al 49% della media nazionale). Un terzo della popolazione si rivolge a un professionista per il montaggio mobili, il 29% lo fa da solo e il 40% chiede aiuto a un parente o un amico. Durante il lockdown gli italiani si sono ‘arrangiati’ e le attività che hanno preferito variano da uomo a donna. In testa, per gli uomini, le riparazioni elettriche (52%), quasi a pari merito con il montaggio mobili (51%). Le donne hanno scelto il giardinaggio (54%).
Fonte: Adnkronos