di Lucia Zitti
Diffusione di una maggiore consapevolezza ambientale, promozione di un gruppo di studio, valutazioni dei costi della raccolta attraverso analisi ad hoc. Questo il cuore dell’accordo di programma siglato tra Utilitalia (la Federazione delle imprese di acqua, energia e ambiente) e Marevivo, che punta alla riduzione della quantità dei mozziconi di sigaretta abbandonati nelle strade, e in particolare nelle aree urbane.
Il potenziale inquinante di questo rifiuto sul territorio italiano è stato valutato su base annua – secondo studi di Enea e dell’Ausl di Bologna – in circa 324 tonnellate di nicotina, 1.800 tonnellate di composti organici volatili, 21,6 tonnellate di gas tossici, 1.440 tonnellate di catrame e condensato e 12.240 tonnellate di acetato di cellulosa. Senza contare che la gran parte dei mozziconi di sigaretta viene abbandonata in strada e finisce nei tombini, poi nei fiumi ed infine in mare. In particolare Utilitalia – con le quattro aziende associate inizialmente coinvolte, Amiu Puglia, Amiu Genova, Asm Terni e Gea Pordenone – si impegna a sensibilizzare su finalità e scopi dell’accordo, a condividere informazioni e rapporti sulla gestione dei rifiuti da prodotto da fumo, e a sostenere, con il proprio know how, iniziative sulle migliori modalità di raccolta.
La collaborazione con Marevivo, viene spiegato, si concentrerà sull’individuazione di modalità di analisi e definizione di standard tecnici per calcolare l’incidenza dei costi relativi alla gestione del littering da filtri dei prodotti del tabacco, come per esempio lo spazzamento delle aree pubbliche, il trasporto e il trattamento. I primi risultati del monitoraggio saranno presentati a novembre.
Fonte: ANSA