di Cristiano Arcuri
L’Italia è pronta per avviare una filiera nazionale per allungare la vita delle batterie delle auto elettriche: le principali aziende e associazioni del settore hanno fatto rete per creare delle fabbriche che possano dare una seconda vita alle batterie al litio. Una squadra compatta che si è presentata alle istituzioni a Milano, nel corso della conferenza che anticipa e_mob, il Festival della Mobilità Elettrica giunto alla sua quinta edizione.
Nove soggetti hanno firmato un Memorandum of Understanding per sviluppare una catena del valore nazionale per la gestione del fine vita delle batterie al litio provenienti dal settore automotive. Si tratta di aziende italiane dell’energia e dell’ambiente, di associazioni di categoria dell’automotive e di poli dell’innovazione: Class Onlus, Anfia, Cobat, Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria, Enel, Comau, Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, Rse, Flash Battery.
L’obiettivo è garantire il recupero della funzionalità di queste batterie, riconvertendole in sistemi di accumulo stazionari. Ovvero: la batteria di un’auto elettrica a un certo punto dovrà essere sostituita perché non più in grado di alimentare in maniera adeguata il veicolo. Tuttavia, quella stessa batteria può essere rigenerata e utilizzata all’interno di sistemi di stoccaggio dell’energia, come ad esempio quelli che servono per immagazzinare l’elettricità derivante dalle fonti rinnovabili. Nonostante infatti la vita utile di una batteria al litio per auto elettrica sia pari a circa 10-12 anni, la capacità residua quando viene smontata dall’auto può raggiungere ancora fino all’80% di quella nominale. Una percentuale significativa, ma che comunque la rende inadatta per una vettura. Eppure, quella batteria può essere ancora utilizzata. Basta riconvertirla e destinarla ad un altro utilizzo.
Le procedure di riconversione comprendono processi innovativi di testing, disassemblaggio e riassemblaggio che sono attualmente oggetto di sviluppo e ottimizzazione sia dal punto di vista tecnico che economico.
Fonte: Adnkronos