di Cristiano Arcuri
Le reti di impresa si confermano determinanti per fronteggiare la pandemia e accompagnare la ripresa economica, favorendo le performance delle singole imprese che insieme migliorano la trasformazione tecnologica, il rafforzamento delle relazioni, l’acquisizione di nuove competenze. Per questo si continua a registrare una crescita costante anche nel 2021 anno in cui i contratti di rete sono aumentati del 13,3% (+885 nuovi contratti rispetto al 2020) e le imprese in rete del 10% (+3.849 rispetto al 2020). Questa è la fotografia fornita dal 3° Rapporto dell’Osservatorio nazionale sulle reti d’impresa, a cui partecipano InfoCamere, RetImpresa e il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia che conta complessivamente, al 31 dicembre scorso, 42.232 imprese in rete per un numero totale di 7.541 contratti di rete.
Su tutti prevalgono le ‘reti contratto’ che da sole conquistano l’85%. Le imprese più coinvolte nei contratti di rete appartengono a tre settori: agroalimentare (22%), commercio (14%) e costruzioni (12%) e hanno sede nel Lazio (24,3%) seguito da Lombardia (10,5%) e Veneto (7,8%). Il Rapporto annota anche i risultati di una indagine condotta , sulla base della Survey, tra giugno e luglio 2021 su un campione di 241 reti che ha evidenziato come le reti più performanti, efficaci, coese e resistenti alla pandemia sono quelle dotate di risorse e competenze complementari, soprattutto intangibilii, siano simili come mercato di riferimento e considerino importanti le tecnologie legate ai dati e all’automazione, soprattutto nel Made in Italy.
Fonte: Adnkronos