di Gaia Beretto
L’informazione economica deve offrire ai lettori non solo le notizie ma anche e soprattutto l’analisi delle notizie: è uno dei punti-chiave che emergono dalla ricerca realizzata da Gpf Inspiring Research su incarico di Economy Group per scandagliare le esigenze del pubblico verso il settore dell’editoria nel quale operano le testate del gruppo. L’analisi a supporto della notizia costituisce l’elemento fondamentale nella fruizione d’informazioni economiche secondo 7 intervistati su 10, con un quarto del campione che la considera assolutamente prioritaria. Le case history risultano gradite da quasi due terzi del campione, costituito da 300 fruitori regolari d’informazione economica, tra imprenditori, dirigenti/AD di PMI e professionisti della consulenza economica. Dall’informazione economica la maggioranza degli intervistati pretende anche la “precisione”.
La percezione di massima autorevolezza è assegnata ai siti Internet specializzati (ritenuti affidabili da oltre 8 intervistati su 10; quasi un terzo del campione li ritiene estremamente autorevoli), seguiti da fonti Internet in generale e dalle riviste specializzate su tematiche economicofinanziarie; le fonti meno autorevoli si rivelano invece essere i social media in generale e YouTube.
Come si vuol venire raggiunti dalle news? Rimangono apprezzate le “classiche” newsletter via mail (tuttora più rispetto agli aggiornamenti WhatsApp), anche se un’ampia fetta del campione dichiara di voler cercare di persona le notizie sul proprio canale preferito.
Fonte: Adnkronos