di Rosanna Pasti
Quarantadue specie aliene, con popolazioni anche numericamente consistenti, sono state ritrovate nei porti di Livorno, Bastia e Olbia: si tratta soprattutto di crostacei, vermi policheti, molluschi e altri invertebrati.
La notizia arriva da uno studio dell’Università di Pisa – durato due anni e che ha visto impegnati ricercatori e docenti dei dipartimenti di biologia e di scienze della terra – pubblicato sulla rivista Marine Pollution Bulletin che per la prima volta ha anche valutato quali delle zone interne alle aree portuali siano più soggette alle bioinvasioni.
Per rintracciare le specie aliene i ricercatori hanno analizzato il fouling, cioè l’insieme di organismi che vive sui substrati artificiali sommersi come le banchine o le chiglie delle imbarcazioni. Dai dati è dunque emerso che, contrariamente a quanto atteso, l’area turistica dei grandi porti ha una presenza di specie aliene molto maggiore rispetto a quella commerciale, che è direttamente interessata dal traffico marittimo internazionale.
Fonte: ANSA