Arcuri, un manager per salvare l'Italia

Arcuri, un manager per salvare l'Italia

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato la nomina di Domenico Arcuri a commissario straordinario del Governo per la stessa emergenza. Avrà ampi poteri di deroga, ha spiegato il premier, e “lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione e distribuzione di attrezzature per terapie intensive e sub intensive, avrà il potere di creare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature”. Arcuri si coordinerà con il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

Una carriera di manager pubblico, passato dall’Iri ad Invitalia, il braccio operativo pubblico al quale il governo affida lo sviluppo degli investimenti e delle imprese. Arcuri, 49 anni, calabrese, è stato recentemente confermato amministratore delegato di Invitalia, che guida dal 2007, e che avrà un ruolo strategico nell’emergenza Coronavirus, nel rafforzare, soprattutto, la produzione, la distribuzione di attrezzature per terapia intensiva, potendo anche impiantare nuovi stabilimenti di produzione.

Arcuri si è laureato in Economia e Commercio alla Luiss nel 1986, dallo stesso anno ha lavorato all’Iri nella direzione pianificazione e controllo dove si è occupato delle aziende del gruppo posizionate nei settori delle telecomunicazioni, dell’informatica e della radiotelevisione, poi dal 1991 in Pars, joint venture tra Arthur Andersen e GEC nel settore della consulenza ad alto contenuto tecnologico, dove nel 1994 è diventato Ad. Nel 2001 è diventato il partner responsabile italiano “Telco, Media e technology” di Arthur Andersen, poi acquisita da Deloitte, della quale è poi diventato partner e, infine, amministratore delegato di Deloitte Consulting.

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