Una proiezione di Oxford Economics, società leader nella previsione economica globale e nell’analisi econometrica, colloca il mondo sull’orlo della recessione nel 2023 a causa del rallentamento del mercato delle abitazioni.
Lo riferisce il Paìs, per il quale “in questo momento di incertezza, una cosa è certa: le cose non vanno bene a livello internazionale per il settore immobiliare, che dall’epoca della pandemia è finito in una bolla”.
Il giornale scrive anche che le proiezioni della potente società di consulenza Oxford Economics scommettono che i prezzi delle case nell’insieme di 20 economie avanzate, inclusa la Spagna, subiranno una flessione, perché “se all’inizio di quest’anno sono cresciute a un tasso annuo del 15%, entro la metà del prossimo anno cresceranno solo dell’1%.”
Cosa implica questa inversione di tendenza? Gli scenari possibili sono tre: in passato è accaduto che quando i prezzi delle case si sono ridotti, i consumi e gli investimenti immobiliari si sono ridotti anch’essi mentre le condizioni del credito si sono inasprite. Lo scenario peggiore è che però le tre condizioni possano aver luogo simultaneamente.
I tre scenari
Primo scenario
È possibile che entro il 2025 i prezzi delle case scendano del 10% in un insieme di 22 paesi. Ciò comporterebbe una diminuzione della ricchezza delle famiglie, poiché molte hanno i loro principali risparmi in alloggi. Questo si traduce in minori consumi. La proiezione non copre solo le 20 economie avanzate oggetto dello studio, ma anche Svizzera e Cina;
Secondo scenario
La crescita sarebbe invece più compromessa se al calo dei prezzi si aggiungesse un forte calo degli investimenti immobiliari in abitazioni. “Con una riduzione del 10% in questa variabile, per lo stesso insieme di 22 economie, il PIL mondiale crescerebbe solo dello 0,7%”.
Pertanto gli analisti ricordano che “in passato, il calo dei prezzi tendeva a combinarsi con il calo degli investimenti residenziali”. Nella Grande Recessione, ad esempio, il crollo ha raggiunto il 30% nelle principali economie, anche se alcune, come la Germania, sono state in grado di aggirarlo
Terzo scenario
Quando i prezzi delle case scendono e si verifica una recessione economica generale, i prestiti tendono a essere più selettivi e le condizioni per ottenere un mutuo si restringono. Se a ciò si aggiungesse quanto spiegato negli scenari precedenti, il Oxford Economics ritiene che l’economia mondiale avrebbe una crescita esigua dello 0,3% “e nel secondo trimestre del 2023 l’economia diminuirà”.
A complicare ulteriormente le prospettive, annota il quotidiano di Madrid, il rapporto ricorda che “i recenti sondaggi delle banche centrali hanno mostrato una riduzione della disponibilità di credito per l’acquisto di case, soprattutto nel Regno Unito e nell’eurozona”. Insomma, il credito concesso si è contratto e quindi si è registrato “il calo più pronunciato dal 2008”, l’anno in cui ha avuto inizio la Grande Crisi.