In Italia ci sono 40mila scuole da rinnovare con next generarion eu

In Italia ci sono 40mila scuole da rinnovare con next generarion eu

In Italia ci sono 40mila da rinnovare con next generarion eu

di Veronica Salvatori

Chiunque sia entrato in una scuola italiana sa che lì dentro si fa una fatica immensa a fare lezioni interattive, didattica cooperativa, la lezione capovolta, perché quegli spazi sono pensati in un altro modo secondo l’idea della didattica frontale, gentiliana dicono in tanti.

Effettivamente è così e allora abbiamo bisogno di cambiare gli spazi, per renderli sicuri, ma anche renderli adatti a queste nuove modalità della didattica. Quest’anno sono stati investiti due miliardi ma quello che c’è da fare è impegnare molte risorse di quelle che arriveranno dal Next Generarion Eu proprio per rinnovare il patrimonio scolastico che è fatto di 40mila plessi, quindi si tratta davvero di un patrimonio immenso e preziosissimo anche per nostre comunità locali.

Devono esser sicure, sostenibili dal punto di vista anche dell’ambiente perché spesso le nostre scuole sono costruite con criteri ambientali completamente superati con cui non costruiremmo nulla in questo momento; ci devono essere spazi più aperti, incentrati su questa idea di didattica che non è più un rapporto dove c’è un docente che trasmette nozioni a studenti, ma c’è una costruzione collettiva di cittadinanza.

Ci sono tanti esempi in Italia, perché per fortuna attraverso l’Indire, attraverso sperimentazioni sono state costruite scuole in questo modo, dobbiamo prendere per buoni quegli esempi naturalmente insieme ai sindaci e ai presidenti di provincia che sono i proprietari di quegli edifici, con cui costruire le scuole di cui abbiamo bisogno.