di Salvo Matera
L’Assemblea capitolina ha dato il via libera al progetto riqualificazione del fabbricato viaggiatori della Stazione Termini. I lavori si occuperanno della rimodulazione degli spazi destinati ai servizi ai viaggiatori, recupero della fruizione visiva del ‘Dinosauro’, la pensilina che copre l’atrio e che si apre verso il profilo delle Mura Serviane, la riorganizzazione dei flussi pedonali e dei percorsi con nuovi collegamenti anche visivi tra le parti.
Il progetto ha tra gli obiettivi quello di valorizzare l’edificio e i suoi originari caratteri spaziali che rendono la stazione, una delle porte di accesso alla Capitale, un capolavoro riconosciuto dall’architettura moderna grazie anche alla sapiente rilettura delle Mura Serviane e al rapporto visivo con il complesso delle Terme di Diocleziano.
“Una riqualificazione che permette di assicurare il recupero dell’edificio esistente – dichiara l’assessore all’Urbanisticam Luca Montuori – e la valorizzazione degli elementi qualitativi e funzionali con lo sviluppo di processi di rigenerazione urbana all’intorno di un polo infrastrutturale nevralgico per la città
Un progetto che si inserisce in un programma complessivo di recupero dell’area, degli spazi pubblici e dei flussi di traffico all’intorno della stazione. “Anche se autonomo dal tema urbanistico – aggiunge Montuori – voglio sottolineare anche l’attenzione nei confronti dei lavoratori per le giuste preoccupazioni espresse per la chiusura di alcuni esercizi commerciali. Pensiamo alla rigenerazione urbana come concetto complesso, in cui la riqualificazione dei luoghi deve incidere positivamente anche sugli aspetti sociali connessi e quindi sulla vita di chi quei luoghi li abita, Per questo mi unisco a quanti in questi giorni, a partire dalla sindaca Raggi, hanno sottolineato la necessità che vengano avviate tutte le interlocuzioni possibili da parte dei soggetti coinvolti affinché’ sia trovata una soluzione al problema occupazionale”.
Per il presidente della commissione Urbanistica, Carlo Maria Chiossi, la stazione Termini “non è semplicemente un hub di transito ma è la porta di accesso alla Capitale d’Italia: un luogo tutt’altro che anonimo, dal forte ruolo identitario per la città di Roma, in cui si sviluppano relazioni organizzative, economiche e sociali. Rigenerarlo significa non soltanto migliorare l’efficienza e la funzionalità degli spazi ma anche incidere sulla qualità della vita di chi lo attraversa ogni giorno, oltre che sul senso di appartenenza”.
“Insieme all’approvazione della proposta di delibera per il progetto di riqualificazione dello scalo ferroviario – sottolinea Chiossi – abbiamo approvato un ordine del giorno collegato per scongiurare la perdita del posto di lavoro degli addetti al ristoro della stazione in un periodo di forte crisi come questo, dovuto alla pandemia in corso”