Di Giovanna La Monaca
Anac esprime dubbi sull’applicazione dell’equo compenso ai servizi di ingegneria e architettura, mentre i rappresentanti professionali sono convinti della sua necessità. La legge sull’equo compenso sembra non coordinarsi adeguatamente con il Codice Appalti, secondo l’Anac, generando conflitti.
L’Anac osserva che le tariffe minime potrebbero contrastare con le normative europee sulla concorrenza e suggerisce che il Codice Appalti già promuove obiettivi simili all’equo compenso. Inoltre, l’Anac ritiene che la legge sull’equo compenso si applichi principalmente ai contratti di lavoro autonomo e potrebbe non estendersi ai contratti pubblici per servizi di ingegneria e architettura.
La legge sull’equo compenso, secondo l’Anac, non dovrebbe generare nuovi costi per la finanza pubblica, il che potrebbe accadere se vengono indette gare a prezzo fisso. L’Anac teme che la possibilità di ricorrere al giudice civile per contestare prezzi inferiori potrebbe portare a incertezza e instabilità negli appalti pubblici.