Di Renata Sanone
La presenza di una piscina viene spesso considerata un simbolo di lusso e benessere, ma dal punto di vista legale e fiscale, la sua classificazione dipende da vari fattori. Tuttavia, la normativa italiana non prevede un’imposta specifica sulla piscina, ma l’aumento del valore dell’immobile associato alla piscina può comportare un aumento delle imposte sull’immobile stesso.
Una piscina può influenzare il valore dell’immobile e la sua tassazione, specialmente se associata a case di categoria catastale A1 o A8. Anche se le piscine inferiori ai 80 mq di superficie non sono soggette a tassazione di lusso, la loro presenza può comunque aumentare il valore dell’immobile e quindi le imposte correlate. Tuttavia, installare una piscina di dimensioni più contenute può fornire comfort senza necessariamente aumentare le tasse.
Le piscine interrate possono aumentare il valore delle proprietà fino al 20%, mentre per le proprietà destinate all’affitto, la presenza di una piscina può incrementare il valore di locazione fino al 50%.
Le tasse di lusso sono applicate quando vi è un cambiamento nella categoria catastale dell’immobile, che può essere influenzato dalla presenza di una piscina.