Di Giulia Tullio
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha analizzato l’applicazione della legge sull’equo compenso nell’affidamento di incarichi dal 1° luglio 2023 al 13 maggio 2024, esaminando 1954 bandi di gara.
Circa il 26% di questi bandi (499) presentava anomalie. Tuttavia, grazie all’intervento del CNI, il 18% delle contestazioni è stato risolto, portando l’80% dei bandi alla conformità. Solo il 3% delle stazioni appaltanti si è rifiutato di adeguarsi, mentre il 13% è ancora in fase di contestazione.
Le principali motivazioni delle disapplicazioni includono pareri dell’ANAC che mettono in dubbio l’obbligatorietà dell’equo compenso, errate interpretazioni normative e altre problematiche interpretative. Il CNI critica questi pareri, affermando che contrastano con le intenzioni del legislatore e spera che la diffusione dei dati dell’Osservatorio possa migliorare l’applicazione della legge.