Di Gaia Beretto
Uno studio ENEA pubblicato su Safety in Extreme Environment ha identificato le aree italiane più a rischio di mortalità per eventi climatici estremi, che dal 2003 al 2020 hanno causato 378 decessi. Le regioni più colpite sono Trentino-Alto Adige, Lombardia, Sicilia, Piemonte, Veneto e Abruzzo.
I comuni montani e poco abitati sono particolarmente vulnerabili, con difficoltà nei soccorsi. Oltre il 90% dei comuni italiani e più di 8 milioni di abitanti sono a rischio, principalmente per frane e inondazioni. Tra gennaio e maggio 2023, gli eventi meteorologici estremi sono aumentati del 135% rispetto all’anno precedente.
La maggior parte delle vittime erano uomini, una disparità dovuta a diversi stili di vita e attività. Con l’aumento della popolazione anziana, è cruciale identificare le aree a maggior rischio per attuare interventi di prevenzione e mitigazione.