Di Ilaria Ercole
Il decreto sul nuovo Superbonus è in attesa del voto finale della Camera, dopo aver ottenuto la fiducia con 178 voti favorevoli.
Le principali novità includono una detrazione fiscale distribuita in 10 anni e un’ulteriore restrizione alla cessione del credito. Dal 2024, le imprese potranno compensare il credito solo per le spese su lavori di rimozione delle barriere architettoniche, Onlus e Iacp.
Le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito saranno eliminate, con l’eccezione delle aree dei crateri sismici, dove saranno ancora possibili ma limitate. Le banche, dal 2025, non potranno più utilizzare i crediti per compensare i contributi Inps e i premi Inail, e dovranno rateizzare i crediti acquistati a prezzi inferiori al 75% in sei anni.
Sono previsti controlli più rigorosi, con documenti aggiuntivi da inviare a Enea e al Portale nazionale delle classificazioni sismiche, e i Comuni riceveranno il 50% dei tributi e delle sanzioni per irregolarità segnalate.