Di Anna Ricco
La Commissione Europea ha stabilito che, entro il 30 giugno 2027, sarà obbligatorio applicare lo Smart Readiness Indicator (SRI) per valutare l’intelligenza degli edifici non residenziali con impianti termici di potenza superiore a 290 kW.
Il SRI, introdotto nel 2018, valuta la predisposizione degli edifici all’intelligenza, basandosi sulla loro capacità di adattarsi alle esigenze degli occupanti e della rete, migliorando l’efficienza energetica. Un edificio smart è efficiente, consuma meno e gestisce gli impianti intelligentemente, dialogando in modo flessibile con la rete elettrica.
Il progetto tunES comprende cinque aree di studio, tra cui l’aggiornamento dei database e degli strumenti di calcolo per gli indicatori APE e SRI. ENEA, leader nel progetto per la gestione dei database e lo sviluppo dell’SRI, ha presentato il progetto a Bruxelles, sottolineando l’importanza di integrare l’SRI nella certificazione APE per ottenere una valutazione più completa degli edifici.