di Gaia Festa
Il porto di Carrara punta sull’attività cargo per la sua crescita: in particolare sul project cargo, ovvero il trasporto dedicato e la gestione completa di grandi manufatti (e non solo merci) frutto di attività industriale. In questo senso va l’accordo presentato e siglato oggi tra Regione, Comune, Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale, Nuovo Pignone-Baker Huges e Fhp.
La Spezia ha scelto i container – in questa direzione va anche il più recente documento di pianificazione strategica dell’Autorità portuale – mentre Carrara si concentrerà sui cargo dedicati: una specializzazione sul fronte della movimentazione e della logistica e un’opportunità di sviluppo, capace di tradursi in innovazione tecnologica, promozione dell’export e dell’occupazione e che viene offerta oggi dall’ampliamento della sinergia con Nuovo Pignone srl, gruppo Baker Hughes, e dal gioco di squadra fra la multinazionale dell’energia storicamente radicata sul territorio e le istituzioni.
Da tempo la Nuovo Pignone ha rafforzato la propria presenza nell’area grazie al porto, che rappresenta, da sempre, una delle motivazioni principali che hanno consentito alla società di sviluppare i propri progetti industriali favorendone anche l’occupazione. Nell’area retroportuale conta oltre 200 mila metri quadri di magazzini coperti dove effettua montaggi ed assemblaggi