di Giorgio Zampognaro
Nuovi spazi da destinare all’uso ciclabile, aree di sosta pubbliche e nuovi elementi di arredo come panchine, sedute e spazi verdi. È stato completato e consegnato all’amministrazione comunale il progetto esecutivo del lungomare di Napoli, dal titolo “Riqualificazione ciclo-pedonale del lungomare di Napoli”, tratto compreso tra Piazza Vittoria e il Molosiglio.
Il progetto, esito di una gara internazionale di progettazione, è stato redatto dall’Rtp studio Discetti servizi Integrati di Ingegneria e Tecno in Spa e prevede la sostituzione dell’attuale pavimentazione in asfalto con una pavimentazione in pietra lavica etnea, con inserti di pietra di trani, e la ridefinizione della sede stradale, confermando la pista ciclabile, due corsie carrabili e l’ampliamento dei marciapiedi lato edifici.
Grande attenzione è stata posta alla valorizzazione e alla fruizione dello spazio pubblico, anche attraverso nuovi elementi di arredo urbano quali panchine, sedute e spazi verdi. In particolare sono previsti: uno spazio da destinare all’uso ciclabile, in coerenza con il tracciato generale della rete cittadina; due corsie veicolari per l’utilizzo della strada da parte dei mezzi autorizzati, dei residenti, dei veicoli diretti agli alberghi e alle autorimesse e dei mezzi autorizzati per il carico e lo scarico delle merci; aree di sosta pubbliche, caratterizzate da inserti di pietra di trani e attrezzate con nuovi elementi di arredo quali panchine, sedute e spazi verdi.
La configurazione prevista dal progetto consente la massima flessibilità nell’uso della strada per le diverse esigenze che nel tempo potrebbero rendersi necessarie, comprese particolari situazioni di emergenza per le quali potrà essere utilizzata come via di fuga. Il progetto esecutivo costituisce la base per l’indizione della gara lavori e riguarda anche la rifunzionalizzazione del sistema di raccolta delle acque piovane e degli impianti fognari, e l’adeguamento dell’impianto di pubblica illuminazione attraverso sistemi sostenibili e di risparmio energetico.
Fonte LaPresse