di Giuseppe Gallo
La carrozza di Napoleone è finalmente visitabile presso la ‘Scuderia Grande’ della Reggia di Venaria, inserita nel percorso di visita ‘Teatro di Storia e Magnificenza’. La carrozza è stata oggetto di un accurato intervento di restauro realizzato dai laboratori del centro conservazione e restauro ‘La Venaria Reale’ e cofinanziato dal consorzio delle Residenze reali sabaude, sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino.
Il restauro è stato deciso in concomitanza con l’anniversario dei 200 anni della morte di Napoleone: l’opera non era mai stata oggetto di uno studio scientifico strutturato che ha rilevato scoperte interessanti ed informazioni inedite sulle vicende storiche del manufatto.
La carrozza venne realizzata a Parigi nei primi anni del 1800 da Jean-Ernest-Auguste Getting carrozziere di Napoleone. Esposta al Museo di Marengo per circa un secolo, dopo diversi passaggi di proprietà e vicissitudini al limite della leggenda (tra gli altri, appartenne anche a Gustavo Adolfo Rol), dal 1955 è parte del patrimonio della Fondazione Ordine Mauriziano, Palazzina di Caccia di Stupinigi, dove tornerà fra un paio di anni circa.
Nell’ambito del rapporto di collaborazione tra il centro conservazione restauro ‘La Venaria Reale’ con la Palazzina di Caccia di Stupinigi, la carrozza era da tempo sottoposta a costanti monitoraggi e verifiche che rendevano ormai improrogabile un intervento di studio approfondito e messa in sicurezza. Il progetto con la Reggia di Venaria, che ha sostenuto le attività di manutenzione straordinaria sul manufatto, è stato costruito proprio partendo da questa esigenza.
Si è così potuto accogliere per qualche mese l’opera nei laboratori, dove le ricerche storico artistiche condotte negli anni sono state finalmente messe in relazione con i dati tecnici e materici emersi dalle analisi scientifiche e dalle osservazioni compiute dai restauratori. L’occasione del bicentenario napoleonico e la felice iniziativa espositiva coronano quindi una proficua stagione di studi e confermano l’importanza di azioni sinergiche svolte in collaborazione tra gli enti.
Fonte LaPresse