“Il Governo è vicino alle tante imprese, ai commercianti ai liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni e alle mamme, ai papa, ai giovani, che stanno facendo tutti grandi sacrifici per il bene comune, per il bene più alto che è quello della salute: la salute dei cittadini, la salute pubblica. Nessuno deve sentirsi abbandonato. È stato questo il nostro obiettivo fin dall’inizio e oggi questa approvazione del dl lo dimostra”. E’ quanto ha detto il premier, Giuseppe Conte, a margine del Consiglio dei ministri in cui il Governo ha approvato il decreto “Cura Italia”, ovvero la manovra finanziaria da 25 miliardi di euro necessaria per contrastare gli effetti dell’emergenza Coronavirus (Sintesi dei contenuti del Dl).
“Con questo decreto, forte e deciso nei numeri delle misure, noi non esauriamo il nostro compito per quanto riguarda gli interventi in campo economico. Siamo consapevoli che questo decreto non basterà ma voglio dire ai lavoratori, alle imprese e alle famiglie che oggi il governo risponde presente e risponderà presente anche domani”. Infine il premier ha ringraziato tutti i cittadini per il loro sacrificio: “Concludo dicendo che sono davvero orgoglioso perché sono partecipe di questa grandiosa comunità che addirittura ho l’onore di guidare in questo frangente così complesso, così delicato per la nostra storia. Tanti italiani sono direttamente in trincea negli ospedali, nelle fabbriche, nelle farmacie, dietro le casse di un supermercato. Tanti rimangono a casa ma non rimangono inerti. Li sostengono da un balcone, da una finestra, cantano con loro, cantano l’inno nazionale. Possiamo essere davvero orgogliosi di essere italiani. Insieme ce la faremo.”
“E’ una manovra economica poderosa – ha spiegato Conte -: non abbiamo pensato e non pensiamo di combattere un’alluvione con gli stracci. Stiamo cercando di costruire una diga per proteggere imprese famiglie lavoratori. L’Ue ci segua. I primi segnali sono importanti. Siamo consapevoli che non basterà. Il governo risponderà presente anche domani; dovremo predisporre misure per il tessuto economico e sociale fortemente intaccato. Con un piano di ingenti investimenti con una rapidità che il nostro paese non ha mai conosciuto prima”.
“L’Italia – ha aggiunto Conte – è promotrice di un messaggio che si estende a tutte le istituzioni europee. Gualtieri tra un po’ entrerà nell’Eurogruppo e io sarò in videoconferenza col G7. L’Italia è in prima fila, dobbiamo sostenere gli Stati, facendo tutto quello che serve per aiutare i nostri cittadini. La partita europea va giocata a viso aperto con spirito di collaborazione e una strategia condivisa di solidarietà vera, effettiva: confidiamo che tutti gli altri stati membri ci seguiranno”.
“Abbiamo approvato il decreto marzo – ha detto nel corso della stessa conferenza stampa il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri -, un decreto molto consistente con il quale diamo una prima risposta alla crisi sul piano economico e non solo. Abbiamo deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto che ci e’ stato autorizzato dal Parlamento per questo primo intervento. Il primo intervento è un finanziamento molto significativo per la sanità e la Protezione civile e gli altri soggetti pubblici impegnati nell’emergenza. Sono risorse per quasi 3,5 miliardi per sostenere il lavoro eroico e straordinario”.
“Un altro capitolo vale più di 10 miliardi – ha detto ancora il ministro dell’Economia – ed è per il sostegno all’occupazione e ai lavoratori affinché nessuno perda il posto di lavoro. Abbiamo esteso gli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti e copriamo tutti gli autonomi, stagionali e altre forme di lavoro con un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Estendiamo il congedo parentale e offriamo un voucher baby sitter per i genitori. Abbiamo anche un sostegno aggiuntivo al reddito per chi andrà a lavorare nei posti di lavoro con una riduzione aggiuntiva del cuneo fiscale per loro”.
“Abbiamo una fortissima iniezione di liquidità nel sistema del credito – ha assicurato Gualtieri – che può mobilitare circa 340 miliardi di finanziamenti all’economia reale. Sospensione delle rate di prestiti e mutui tramite fondi e garanzie pubbliche al credito, sia col potenziamento del fondo di garanzia, sia col meccanismo del fondo Gasparini. E’ un pacchetto molto corposo di sostegno alla liquidità. Abbiamo la sospensione di obblighi di versamento per tributi e contributi, il termine odierno è differito al prossimo venerdì, poi c’è la sospensione della prossima rata fino al 31 maggio per tutti fino al fatturato di 2 milioni di euro. Anche al di sopra di questo limite per tutte le filiere più colpite dall’emergenza, abbiamo incluso anche il trasporto merci. Poi torneremo per la scadenza di aprile attraverso una probabile ri-estenzione e rimodulazione dei meccanismi di ristori che stiamo ridefinendo”.