Di Giovanna La Monaca
Le misure più restrittive sulla congruità della manodopera sono ora in vigore con la Legge 95/2024 di conversione del decreto Coesione, che introduce sanzioni più severe anche per i privati per contrastare i cantieri irregolari.
Nei lavori privati di valore pari o superiore a 70mila euro, è obbligatoria la verifica della congruità della manodopera da parte del Direttore dei lavori o del committente prima del saldo finale. Se l’impresa risulta irregolare e il saldo viene comunque versato, si applica una multa da 1000 a 5000 euro.
Questa sanzione per i committenti privati è una novità recente, rispetto al precedente Decreto PNRR 4 che prevedeva sanzioni solo per cantieri superiori a 500 mila euro. Dal 1° novembre 2021, le imprese devono consegnare il Durc di congruità per lavori privati dai 70mila euro, e in caso di irregolarità, la Cassa edile segnala l’impresa, che viene iscritta nella banca dati delle imprese irregolari.
Nei lavori pubblici, l’obbligo di congruità della manodopera si applica a tutti gli appalti, con verifiche da parte del responsabile del progetto prima del saldo finale. In caso di irregolarità, la Stazione Appaltante valuta negativamente la performance e trasmette la documentazione all’Anac.