«Siamo in guerra». In diretta tv, Emmanuel Macron usa le parole più forti per descrivere l’emergenza Coronavirus. Il presidente francese si è reso conto che quella che si sta combattendo da giorni in Italia e, più recentemente in Spagna, non è una battaglia nazionale. Ma una guerra che coinvolge tutta l’Europa. E così anche lui ha deciso di ordinare ai suoi concittadini di rimanere in casa. Da mezzogiorno i francesi «dovranno fortemente ridurre i movimenti».
Un annuncio che ha provocato una corsa verso le stazioni ferroviarie. Molti residenti dell’Ile-de-France, riferisce l’emittente all news Bfm-tv, sono in fila per lasciare Parigi fin quando sarà possibile, ma con il risultato di creare assembramenti che in questo momento sono sconsigliati.
In Francia si potrà uscire di casa soltanto per fare la spesa, per motivi sanitari, per andare al lavoro «e per fare un po’ di attività fisica, ma senza incontrarsi con altri». Per almeno quindici giorni. A vigilare sugli spostamenti dei cittadini ci sarà l’esercito, schierato nella regione dell’Ile de France e nel Grand Est. Una decisione inedita, come lo erano state quelle di Roma e di Madrid. E inedita è anche la decisione di Bruxelles di vietare l’ingresso nel territorio dell’Unione a tutti i cittadini extra-Ue, adottata proprio su spinta di Macron.