di Enrica Casale
Elettrificazione della flotta aziendale, soluzioni integrate per la ricarica dei veicoli elettrici e una piattaforma di monitoraggio dei caricatori installati. Sono queste alcune delle attività che rientrano nella partnership tra Enel X e Novartis, nata per promuovere la diffusione della mobilità elettrica in Italia.
Enel X è la global business line del Gruppo Enel che progetta e sviluppa soluzioni incentrate sui principi di sostenibilità ed economia circolare, per fornire a persone, comunità, istituzioni e aziende un modello alternativo che rispetti l’ambiente e integri l’innovazione tecnologica nella vita quotidiana; Novartis, tra le maggiori aziende farmaceutiche a livello globale e leader dell’innovazione nel settore, è impegnata nella protezione dell’ambiente e nella gestione sostenibile delle risorse naturali, una componente essenziale della propria responsabilità d’impresa.
L’accordo sui progetti di mobilità elettrica è parte di una collaborazione più ampia tra le aziende, nata nel 2019 con la firma di un protocollo d’intesa che ha portato alla recente presentazione dello studio ‘Le città del futuro – ambiente e salute per città più sostenibili e inclusive’, anche in relazione alla diffusione del Covid-19.
Enel X raggiunge un’importante iniziativa nell’ambito della collaborazione con Novartis, dedicata allo sviluppo di progetti che aiutano il Paese a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, mettendo disposizione del partner soluzioni avanzate di mobilità elettrica che serviranno per elettrificare le nuove sedi e la flotta di veicoli ibridi e full electric dell’azienda. Attività in linea con l’obiettivo di diffusione dell’e-mobility in tutto il Paese, che si aggiungono all’impegno per ampliare la nostra rete di punti di ricarica pubblici con l’installazione di caricatori ultra fast di ultima generazione che garantiscono un pieno di energia in pochi minuti.
Questo progetto, reso possibile dalla partnership con Enel X, rappresenta un nuovo salto di qualità nell’impegno di Novartis per la sostenibilità.
Fonte Agi