di Cristiano Arcuri
Che siano city-car, maxi-Suv o veicoli commerciali leggeri, il discorso non cambia: qualunque sia il segmento considerato, al massimo entro il 2027 i veicoli elettrici avranno un prezzo inferiore rispetto a quelli con motore a combustibili fossili, anche in assenza di tassazioni agevolate o di eventuali incentivi economici all’acquisto.
La previsione è contenuta in un rapporto pubblicato da BloombergNef (Bnef). Il risultato? Auto e furgoni elettrici saranno in grado di coprire il 100% delle vendite nel territorio UE entro il 2035, se i legislatori europei e nazionali introdurranno le giuste politiche, a partire da limiti alle emissioni di Co2 più rigorosi rispetto a quelli attuali.
Nel dettaglio, secondo lo studio Bnef commissionato dalla Federazione europea Transport & Environment (T&e), il primo segmento di veicoli elettrici a diventare più convenienti di quelli tradizionali sarà quello dei commerciali leggeri, già nel 2025. Seguiranno, l’anno successivo, le berline elettriche (segmenti C e D) e i Suv di tutte le dimensioni. Le ultime a raggiungere la parità, fra sei anni, saranno le auto più piccole (segmento B).
Gli analisti di Bnef avvertono però che la diminuzione dei costi di produzione e il conseguente aumento di consenso dei consumatori sono strettamente connessi con l’aumento dei volumi di produzione e vendite di veicoli elettrici. Ecco perché Transport & Environment sottolinea l’importanza di prevedere degli obiettivi vincolanti intermedi al 2027, oltre a quelli già previsti nel 2025 e 2030, per poi raggiungere il target finale che preveda lo stop alla vendita di nuovi veicoli a combustione interna nel 2035.
Fonte Adnkronos