Di Giulia Tullio
Dal 25 giugno, il Governo italiano sta lavorando per coordinare l’equo compenso con il Codice degli Appalti.
L’obiettivo è garantire che i professionisti, inclusi avvocati, architetti e ingegneri, ricevano una remunerazione adeguata per i servizi prestati nelle gare d’appalto pubbliche.
Questo sforzo mira a integrare le normative sull’equo compenso con le disposizioni del Codice degli Appalti, assicurando che i compensi siano giusti e proporzionati al lavoro svolto, evitando sotto-compensazioni e promuovendo una maggiore equità nel settore degli appalti pubblici.