di Giulio Oppi
Il cambiamento climatico sta causando sconvolgimenti pericolosi e diffusi nella natura e sta incidendo sulla vita di miliardi di persone in tutto il mondo. Un pianeta che rischia seriamente di imboccare la strada che conduce agli effetti irreversibili. A lanciare l’allarme è l’ultimo rapporto dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate) “Climate Change 2022: Impacts, Adaptation and Vulnerability” (Cambiamenti climatici 2022: impatti, adattamento e vulnerabilità), pubblicato oggi. Ondate di calore, siccità e inondazioni in aumento con piante e animali che non riescono più ad adattarsi alle alte temperature. Ma anche milioni di persone esposte a una grave insicurezza alimentare e idrica, come rileva il rapporto che più che mai riconosce l’interdipendenza tra clima, salute degli ecosistemi e delle persone. Per evitare la crescente perdita di vite umane, biodiversità e infrastrutture, avvertono gli scienziati, servono azioni ambiziose di adattamento e tagliare in maniera radicale le emissioni di gas serra. Ma finora, dicono, i progressi fatti non sono uniformi.
Impatti irreversibili superando anche temporaneamente 1,5°C
Secondo il rapporto, il mondo dovrà affrontare inevitabili molteplici rischi climatici nei prossimi due decenni con un riscaldamento globale di 1,5°C. Il superamento, anche temporaneo, di questo livello di riscaldamento – avvertono gli scienziati – comporterà ulteriori gravi impatti, alcuni dei quali saranno irreversibili. Ondate di calore, siccità, inondazioni: estremi meteorologici che si verificano simultaneamente, provocando impatti a cascata sempre più difficili da gestire ed esponendo milioni di persone a una grave insicurezza alimentare e idrica, specialmente in Africa, Asia, Centro e Sud America, nelle Piccole Isole e nell’Artico.
Per evitare la crescente perdita di vite umane, biodiversità e infrastrutture, è necessario accelerare azioni ambiziose di adattamento ai cambiamenti climatici e, contestualmente, tagliare velocemente e in maniera radicale le emissioni di gas serra. Finora, i progressi fatti sul fronte dell’adattamento non sono uniformi: crescenti divari tra le azioni intraprese e profonde lacune rilevate in particolare tra le popolazioni a basso reddito.
Adattamento difficile o impossibile superando 1,5°C
Sviluppare resilienza ai cambiamenti climatici in atto è un obiettivo già impegnativo agli attuali livelli di riscaldamento globale, ma diventerà ancora più difficile se si dovesse superare la soglia di 1,5°C. In alcune regioni, se il riscaldamento globale dovesse superare i 2°C, diventerà praticamente impossibile. Questa scoperta chiave sottolinea l’urgenza di un’azione incisiva per il clima, incentrata su equità e giustizia che richiede finanziamenti adeguati, trasferimento tecnologico, impegno politico.
Fonte: Adnkronos