di Gaia Beretto
Circa 2.700 specie diverse di piante, oltre 350 specie animali, una grande varietà di habitat naturali: foreste, zone umide, fiumi, laghi, montagne. Per la sua particolare collocazione geografica l’Emilia-Romagna presenta una straordinaria ricchezza di biodiversità. Un patrimonio che la Regione vuole tutelare e valorizzare sia sul piano ambientale, sia promuovendo forme di turismo slow, attento e consapevole.
Va in questa direzione il nuovo Programma di investimenti per i parchi e le aree protette approvato dalla Giunta regionale e che mette a disposizione 3,6 milioni di euro per il triennio 2021-2023. Risorse che si aggiungono ai quasi 4,5 milioni di euro già assegnati a marzo come contributo 2021 per le spese di funzionamento e di gestione degli enti parco. Una precisa scelta di campo a favore dell’ambiente visto anche come occasione di crescita e di sviluppo sostenibile per l’intero territorio regionale.
Investire nel rafforzamento del ‘capitale naturale’ rimane centrale per la Regione, che si impegna affinché i parchi non siano solo tutelati, ma anche vivibili per un turismo slow in forte crescita. Dopo alcuni anni, un programma triennale di investimenti destinato specificatamente alle aree protette.
14 parchi regionali, 3 parchi nazionali e interregionali, 15 riserve naturali, 34 aree di riequilibrio ecologico, 158 siti della Rete Natura 2000. Pari a oltre il 16% dell’intero territorio emiliano-romagnolo.
Interventi per la rete escursionistica e cicloturistica; installazione e manutenzione della segnaletica; strutture quali torrette di avvistamento e capanni per l’osservazione della fauna. E ancora: acquisizione, oltre che riqualificazione e risanamento ambientale di aree di pregio naturalistico. Fornitura e installazione di attrezzature per ridurre i danni prodotti dalla fauna. Questi alcuni degli interventi che potranno essere finanziati dalla Regione.
Fonte: LaPresse