di Renata Narcisi
Dopo i mesi di lockdown, gli italiani sono pronti a investire sulla casa, che si trasforma nel vero motore della ripresa. Il 12% degli italiani vuole cambiare casa. E ben il 46% dopo il lockdown vuole fare interventi per ristrutturare (17%), migliorare dotazioni tecnologiche (16%), aumentare efficienza energetica (11%).
E’ quanto emerge dalla ricerca sulla Smart Home del Centro studi Tim secondo cui c’è una volontà sempre più marcata di andare a vivere in case nuove o riqualificate: se nel 2018 solo il 39% degli italiani pronti a cercare una nuova casa puntava ad abitazioni nuove o riqualificate, nel 2019 si è saliti al 53%, per arrivare poi a quota 61% nel 2020.
Per il 90% degli italiani intervistati da Doxa dopo il lockdown la casa è in cima alla lista delle priorità, ma quasi la metà degli italiani (48%) si dice non pienamente o solo parzialmente soddisfatto della propria abitazione, con una differenza legata all’età e al reddito oltre che alla tipologia di casa e al titolo di godimento dell’immobile.
Il 23% degli italiani ritiene che la casa ideale è quella tecnologica, con un collegamento Internet veloce e stabile, è connessa con il Wi-Fi e controllabile dall’esterno attraverso lo smartphone, con sistemi di sicurezza avanzati e rilevatori di perdite e guasti.
Le nuove esigenze legate alla pandemia hanno portato molte famiglie italiane a riconvertire le proprie abitazioni in uffici, aule per la didattica e perfino in palestre dove poter svolgere attività fisica, una ”maison à la carte”, flessibile e mutevole in base alle attività, agli orari e agli interessi dei diversi componenti della famiglia.
Fonte: Adnkronos