di Anna Ricco
Innovazione e rispetto dell’ambiente sono priorità per la Difesa come lo sono per la collettività nazionale. In quest’ottica è stato realizzato un piano di diagnosi energetiche e il rinnovamento delle infrastrutture della Difesa secondo il modello degli smart military district. Grazie a questa iniziativa, le forze armate potranno intraprendere ulteriori progetti rivolti al risparmio energetico, alla razionalizzazione dei consumi e allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili.
Nace così il primo smart military district nel complesso militare del Castro Pretorio di Roma che includerà i comprensori militari di Palazzo Aeronautica, le caserme “Romagnoli”, “Macao”, “Pio IX” e l’insediamento di via Marsala. Il progetto, coordinato alla “Task force per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente” del ministero della Difesa, sarà realizzato grazie al supporto finanziario della Banca europea degli investimenti (Bei) e attraverso lo strumento di assistenza tecnica denominato Elena (European local energy assistance).
La struttura sarà caratterizzata da elevate capacità di resilienza energetica, produzione ed approvvigionamento da fonti sostenibili con una significativa riduzione dell’impatto ambientale. Consentirà, inoltre, di assorbire e mitigare gli effetti dovuti a eventuali attacchi, anche ibridi e non convenzionali, nonché a calamità naturali, assicurando il mantenimento della capacità e della prontezza operativa dello strumento militare.
Il “distretto intelligente” comprenderà per il momento solo gli immobili in uso alla Difesa nell’area di viale Pretoriano in Roma ma una volta realizzato potrà costituire elemento di riferimento per le altre amministrazioni pubbliche centrali, evidenziando il ruolo assunto dalla Difesa in campo energetico. Non solo, esso potrà essere la base di una più ampia iniziativa che potrebbe includere realtà diverse del tessuto urbano e del contesto cittadino della capitale concretizzando il concetto di Smart City.
Il progetto, il cui cammino procedurale è iniziato nel 2017, sarà replicato in altri comprensori militari di altre zone italiane che saranno interconnessi tra di loro, per diventare il manifesto tecnologico dell’impegno green assunto dalla Difesa per assicurare lo sviluppo dei principi di tutela ambientale e di efficienza energetica all’interno dei programmi infrastrutturali e di ammodernamento già avviati, come quelli di ‘Caserme Verdi’, ‘Aeroporti Azzurri’ e ‘Basi Blu'”.
Fonte AGI