di Giulio Oppi
Selezionare, sperimentare e diffondere soluzioni capaci di ridurre tempi, costi e impatto ambientale delle costruzioni e soddisfare i bisogni delle persone su larga scala: sono queste le parole d’ordine con cui si presenta Edera, il primo centro italiano nato per accelerare la decarbonizzazione e la rigenerazione dell’ambiente costruito.
L’impresa sociale, costituita da Ance, Redo Sgr e Fondazione Housing Sociale attorno a una proposta di Thomas Miorin, si propone di aprire nuove rotte per la riqualificazione profonda degli edifici in modo da raggiungere tre obiettivi: ridurre drasticamente bollette ed emissioni, riqualificare le periferie e rendere più produttivo il comparto delle costruzioni. Un’iniziativa perfettamente in linea con gli obiettivi del Recovery Fund in grado di valorizzare gli investimenti nella riqualificazione del patrimonio pubblico come una nuova politica industriale per l’edilizia.
In questi anni hanno contribuito a creare e diffondere pratiche di edilizia sostenibile che sono applicate solo in selezionati progetti mentre un quarto delle emissioni è prodotto dalle loro case. Con Edera si vuole far emergere nuove soluzioni capaci di aumentare l’efficienza delle imprese per rendere la sostenibilità e la qualità più accessibili e inclusive.
Un’iniziativa che dimostra che la sostenibilità non è ne’ una teoria indefinita, ne’ un vincolo da sopportare. Costruire sostenibile dev’essere, già oggi, la nostra normalità e questa normalità rappresenta una grande opportunità di crescita e benessere per tutti.
Edera rappresenta un ulteriore tassello per continuare nel percorso avviato con l’housing sociale e per contribuire, anche attraverso nuove soluzioni tecnologiche, alla difesa dell’ambiente e delle componenti più fragili della comunità.
Fonte: AGI