di Federica Unnia
È un Petrus 2000 il vino che ha trascorso 14 mesi a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss) e potrebbe essere venduto all’asta del vino di Christie’s a New York per un milione di dollari. 12 le bottiglie inviate a gravità zero nel novembre 2019, come parte di un progetto della startup Space Cargo Unlimited, volto a indagare il potenziale dell’agricoltura extraterrestre.
Tornati dopo aver trascorso 14 mesi in orbita, i Pe’trus 2000, già considerati vini pregiati, potrebbero aver acquistato un valore davvero significativo. La prima bottiglia è stata aperta a marzo presso l’Institute for Wine and Vine Research di Bordeaux, in Francia. Il Pe’trus è stato presentato a 12 intenditori, insieme ad altri due bicchieri dello stesso vino rimasto sulla Terra. I campioni sulla Terra e sulla Iss, sono rimasti sigillati in contenitori speciali e mantenuti a 17 C.
Le bottiglie spaziali sono state leggermente alterate. Il vino è stato conservato in un ambiente unico e ha maturato un sapore pieno che ricorda i petali di rosa, con una nota legnosa. Anche la colorazione risulta lievemente differente, più simile al rosso mattone rispetto al vino invecchiato sul pianeta. La scelta della qualità di vino per l’esperimento dipende dall’armoniosità delle bottiglie di Pe’trus. Questo vino ha la capacità di invecchiare in modo superbo, tanto che una bottiglia normale può valere fino a dieci mila dollari. Il viaggio nello spazio potrebbe infatti aver portato il suo valore a cifre esorbitanti.
La Space Cargo Unlimited ha ideato il progetto per studiare come l’assenza di gravità e la radiazione spaziale influenzino il processo di invecchiamento, nella speranza di sviluppare nuovi sapori e proprietà per gli alimenti.
Fonte AGI