di Renata Narcisi
Italiani virtuosi ma poco consapevoli: dichiarano di voler vivere in un mondo più sostenibile, ma il 66% rivela di non sapere come fare. Di fatto però moltissimi effettuano una corretta raccolta differenziata, separando plastica (91%), carta (90%), vetro (89%), lattine di alluminio (87%), organico (87%), pile (70%), farmaci (66%) e Raee (58%).
È quanto emerge dalla ricerca ‘Raee, Economia Circolare e Cambiamento Climatico. Una ricognizione dei livelli di conoscenza dei cittadini, delle loro opinioni e comportamenti’ realizzata a settembre 2021 da Ipsos per conto di Erion su un campione di 1000 cittadini italiani (dai 18 ai 75 anni) attraverso la metodologia Cawi, Computer Assisted Web Interview.
Non solo: dalla ricerca risulta che gli italiani sono piuttosto inclini ad assumere comportamenti virtuosi come riparare un oggetto invece di comprarne uno nuovo (53%), evitare di acquistare prodotti usa e getta (45%), scegliere prodotti con poco packaging (44%) e acquistare prodotti a km zero (40%). Meno inclini a usare servizi di sharing in ambito mobilità (solo il 13%), dato probabilmente influenzato dal periodo pandemico, e a noleggiare beni durevoli invece di acquistarli (solo il 12%). Analizzando i risultati emerge una popolazione pronta alla transizione ecologica, anche se il 60% non conosce perfettamente il significato di Economia Circolare: il 50% lo ritiene addirittura un concetto complicato e difficile da comprendere per le persone comuni, oltre che un processo costoso che mette a rischio molti posti di lavoro. Stessa situazione per la neutralità climatica, conosciuta solo nel 20% dei casi.
Fonte: Adnkronos