La Commissione europea auspica che le prime disponibilità di dosi del vaccino Oxford arrivino per novembre e che l’accesso al farmaco sia universale. La Commissione ha firmato un contratto che consente ai Paesi membri di comprare 300 milioni di dosi con l’opzione di altre 100. Inoltre, dopo la garanzia da 400 milioni di euro a sostegno della ricerca al partenariato Covax, la prossima settimana l’Esecutivo Ue e l’Oms dovrebbero lanciare una nuova mobilitazione di risorse a favore dell’acceleratore Act dell’Oms, nato per l’accesso equo al vaccino.
“Stiamo investendo molto sul vaccino perché lo riteniamo la soluzione vera a cui l’Italia, l’Europa e tutti i Paesi del mondo stanno lavorando”. E’ quanto ha ribadito il ministro della Salute, Roberto Speranza, a propositi dello sviluppo di un vaccino anti-Covid.
“Abbiamo costruito un’alleanza – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -, in modo particolare con Germania, Francia e Olanda, per rafforzare la proposta europea in campo di vaccini e siamo convinti che tutti i tentativi che sta facendo il mondo scientifico possano, in un tempo che ci auguriamo sia il più breve possibile, portare dei risultati”.
“L’accordo più importante – ha detto ancora Speranza -, che è stato chiuso nelle ultime ore, è quello con AstraZeneca. Sto parlando del vaccino di Oxford, il cui vettore virale verrà fatto a Pomezia, quindi in Italia, il cui infialamento avverrà ad Anagni, ancora una volta in Italia. Oggi è un candidato vaccino, quindi ci vuole grande prudenza”. Da qui, Speranza evidenzia che “l’Italia è protagonista in prima fila in questa battaglia fondamentale, mondiale per i vaccini. I nostri ricercatori, i nostri scienziati sono in prima fila dentro questa sfida”.