Tornano a splendere i mosaici del Battistero di Firenze

Tornano a splendere i mosaici del Battistero di Firenze

di Ilaria Ercole

Da oggi il Battistero di Firenze riaprirà al pubblico e per la prima volta sarà possibile vedere restaurate quattro delle otto pareti interne in marmo bianco e verde di Prato con i mosaici raffiguranti profeti, santi vescovi e cherubini, realizzati fra il primo e il secondo decennio del Trecento. Addossato a uno dei quattro lati restaurati, il monumento funebre dell’antipapa Giovanni XXIII, opera di Donatello e Michelozzo, risplende liberato dalle polveri superficiali che coprivano la doratura della figura bronzea.

Durante gli otto mesi di chiusura al pubblico, in parte dovuta alle misure adottate per il contenimento della pandemia da Covid-19, i lavori di restauro del Battistero sono andati avanti. Nel frattempo è iniziata anche la manutenzione dell’antico pavimento che terminerà con il restauro di una preziosa porzione in tarsie marmoree. Da fine gennaio 2021, smontati i ponteggi sui lati restaurati, in contemporanea sono stati rimontati sugli altri da restaurare, dove in questo periodo sono in corso le indagini diagnostiche.

Iniziato nel 2017, dopo aver finito quello delle facciate esterne e del manto di copertura due anni prima, il restauro delle pareti interne del Battistero terminerà entro la fine dell’anno, salvo imprevisti. Diretto e finanziato dall’Opera di Santa Maria del Fiore con un investimento globale di circa 2 milioni di euro, il restauro è condotto sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Abap per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, e la collaborazione per le indagini diagnostiche con Università italiane e laboratori specialistici. Il progetto odierno non riguarda il restauro dei mosaici della Cupola che saranno oggetto di un successivo restauro.

Fonte: Adnkronos